Elettrocardiogramma
Che cos'è
Si tratta di esami che vengono effettuati per evidenziare eventuali problemi alle vie respiratorie. Misurano l'inspirazione e l'espirazione e l'efficacia dello scambio tra ossigeno ed anidride carbonica nel sangue
A cosa serve
La spirometria misura l'espirazione; le informazioni che lo specialista riceve da questo tipo di esame sono utili soprattutto per diagnosticare eventuali tipi di patologie respiratorie, quali la BPCO e l'asma. L'esame si effettua soffiando in un boccaglio collegato ad un macchinario, detto spirometro, il quale registra la quantità di aria inspirata ed espirata in un dato tempo. Alcune espirazioni vanno effettuate durante una normale respirazione, altre con respirazione forzata dopo un respiro profondo.
Volume del polmone
La misura del volume del polmone permette di stabilire la presenza di patologie polmonari restrittive, cioè malattie che non permettono al paziente di inspirare una quantità d'aria sufficiente. Questo tipo di malattia può essere causato da infiammazioni, fibrosi del tessuto polmonare, problemi alla muscolatura o alle ossa del torace. L'esame viene condotto in due modi diversi. L'esame più preciso consiste nel far accomodare il paziente all'interno di un macchinario detto “plesmitografo”, una sorta di cabina telefonica trasparente, e di soffiare in un boccaglio. I cambiamenti di pressione all'interno della cabina determineranno il volume del polmone. L'altro metodo consiste, invece, nella misurazione della concentrazione di nitrogeno o elio in una camera attaccata al tubo in cui il paziente soffia uno dei due gas in uno specifico periodo di tempo.
Capacità di diffusione
Permette di capire l'efficacia con la quale i polmoni riescono a far arrivare ossigeno al sangue. Al paziente viene fatto respirare monossido di carbonio con un solo respiro; la concentrazione del monossido viene quindi misurata nell'aria espirata e la differenza tra la quantità di monossido inspirato e la quantità di quello espirato mostra la rapidità con cui il gas passa dai polmoni al circolo sanguigno.
cosa si deve sapere
Per prepararsi ai test di funzionalità polmonare non bisogna mangiare cibi troppo pesanti e bisogna astenersi dal fumo almeno 4-6 ore prima di effettuare gli esami. Per quanto riguarda eventuali terapie in atto, ci sono specifiche indicazioni sull'uso dei broncodilatatori e degli inalatori, che vengono fornite al momento della prescrizione o della prenotazione dell'esame. Non ci sono rischi nell'effettuare questi esami; gli esami sono sconsigliati a chi ha subito di recente un infarto o è affetto da particolari patologie cardiache. I valori normali di questi esami variano da persona a persona, a seconda dell'età del paziente, il peso, la razza ed il sesso. Risultati fuori range stanno ad indicare la presenza ed il grado di patologia polmonare in atto. Chiaramente, la collaborazione del paziente è essenziale per la buona riuscita dei test.